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Focus on “Trucco Cinese”: lo Huadian (花鈿) (Seconda parte)
Reading Time: 5 minutesCome anticipato la volta precedente, ora illustrerò vari stili utilizzati di “trucco rosso”. Disegni, colori e materiali Jiuyun make-up (酒晕妆, jiǔ yùn zhuāng) Quando la dinastia Tang era al suo apice, c’era una comunicazione più stretta tra i diversi gruppi etnici cinesi, quindi il trucco si sviluppò maggiormente, me è esempio questo stile, che simulava l’aspetto di una donna dopo aver bevuto vino. Era il più intenso tra gli stili di trucco rosso. Fiore di pesca make-up (Feixia makeup (飞霞妆, fēi xiá zhuāng) Questo, a differenza del precedente, aveva un tocco di bianco e di rosso; era il più leggero e luminoso, proprio a ricordare un fiore…
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Focus on “Trucco Cinese”: lo Huadian (花鈿) (Prima parte)
Reading Time: 6 minutesSecondo Wikipedia: “è una forma di trucco frontale ornamentale e tradizionale delle donne cinesi, collocato tra le sopracciglia e talvolta sulle guance, le tempie e le fossette.”; in realtà è molto di più e in questo articolo approfondirò, per bene, di cosa si tratta. Tra Storia e Leggenda Secondo una leggenda popolare la sua creazione è attribuita alla Principessa Shouyang (朱堯娥), figlia dell’imperatore Wu di Liu Song ((劉)宋武帝 420-479 d.C) che governò nel periodo della Dinastia Meridionale; quest’ultima stava facendo una passeggiata nei giardini del Palazzo Imperiale all’inizio della primavera, quando una brezza le posò sulla fronte un fiore di pruno (梅花属); questo fiore di pruno per…
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Trucco Cinese: tra Arte, Storia e Modernità (terza e ultima parte)
Reading Time: 4 minutesConcludiamo questa serie di articoli dando finalmente uno sguardo alle proposte moderne e focalizzando l’attenzione, a conclusione, con un completamento indispensabile di ogni look degno di nota, ovvero il profumo. Note aggiuntive: canoni estetici e sguardo alla modernità In un’epoca in cui non c’erano riviste di moda o icone di stile, la definizione di bellezza era decisa da ciò che l’imperatore preferiva: se il trucco di una particolare concubina imperiale era apprezzato dal sovrano, il suo stile sarebbe diventato una tendenza seguita sia dalle nobili sia dalla gente comune. L’estetica antica era diversa da quella di oggi e anche il trucco popolare moderno è ovviamente diverso dal…
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Trucco cinese: tra Arte, Storia e Modernità (seconda parte)
Reading Time: 5 minutesCome accennato la volta scorsa, riprendiamo l’appuntamento dove lo avevamo interrotto, focalizzandoci sui punti chiave della cosmesi e un piccolo accenno di ulteriori caratteristiche importanti. Pelle La prima caratteristica che attira l’attenzione ed è distintivo delle donne cinesi, da sempre e come abbiamo visto nel paragrafo precedente anche con un certo retaggio storico, è la chiarezza del volto: oggi come allora, in Cina le donne usavano e lo fanno tuttora schiarirsi il volto con una particolare cipria bianca. In passato questo cosmetico veniva fabbricato con la polvere di riso, che abbondava in tutta la regione. La pelle del viso veniva (e viene ancora) sfumata delicatamente con la…
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Trucco Cinese: tra Arte, Storia e Modernità (prima parte)
Reading Time: 5 minutesPremessa generale Se si parla di trucco cinese, si risale molto indietro nel tempo, è infatti a partire dal terzo millennio a.C. che anche in questa parte di mondo le donne si appassionarono alla cosmesi con trucco dai colori accesi ed intensi. Addirittura nell’antico Oriente (India, Giappone e Cina, il paese quest’ultimo che tratterò in questo articolo) c’era persino un vero e proprio culto della bellezza femminile ed è proprio alla sua antica cultura che dobbiamo essere debitrici di smalti per capelli e unghie, mascara e molti altri segreti per agghindarsi, ma ne parlerò in un paragrafo successivo specifico. In questa premessa mi limito a darvi un’informazione…
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Addentriamoci nell’haiku (俳句): il Kigo (季語) (terza e ultima parte)
Reading Time: 4 minutesFinalmente si conclude questa prima tappa di questo lungo viaggio che è l’affascinante stesura di un haiku. Buona lettura Partiamo vedendo cosa succede al kigo (季語) al di fuori dei confini nazionali. Fuori dal Giappone Iniziato come una forma di poesia giapponese, ora l’haiku è diffuso e scritto in molte lingue ed ha persino una propria raccolta di kigo (in lingua inglese): Haiku World di William J. Higginson (1996) che contiene più di mille poesie, di oltre 600 poeti provenienti da 50 paesi. La scrittura è aumentata a dismisura con l’avvento di internet, dove si possono trovare persino haiku scritti in lingue morte, come il latino, e…
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Addentriamoci nell’haiku (俳句): il Kigo (季語) (seconda parte)
Reading Time: 6 minutesBen ritrovati con la seconda parte dell’articolo, dove scopriremo nel dettaglio Tipi di kigo (季語) e regole di scrittura relativo ad esso. Tipi di kigo e alcune regole Si distinguono tre tipi di kigo: Kigo basati sulla realtà (jijitsu no kigo 自日の午後): per es. yuki (雪 neve) di solito cade in inverno, quindi è un kigo invernale; il pruno (プルーノ) fiorisce in primavera, perciò fiori di pruno (梅の花) è un kigo primaverile. Kigo per indicazione (shiji no kigo 獅子の郷): sono termini che non accadono in una sola stagione precisa, per cui necessitano di un’indicazione particolare, es. montagne estive (夏山), pioggia di primavera (春の雨), vento d’autunno (秋の風). Kigo…
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Addentriamoci nell’haiku (俳句): il Kigo (季語) (parte 1)
Reading Time: 6 minutesDefinizione Tradizionalmente, ogni haiku (inteso come componimento poetico) contiene almeno una parola che si riferisce a un fenomeno legato ad una delle stagioni dell’anno. Internazionalmente, la definizione termina qui: il kigo è la parola che permette il riferimento stagionale, presente anche nelle forme collaborative di poesia renga (連歌) o renku (連句). Scendendo però sotto la superficie, il kigo dimostra di essere di più: è un termine che rappresenta la collocazione cronologica della composizione che può realizzarsi con un riferimento diretto ad una stagione o in modo più “nascosto”, che per quanto sia indiretto la indichi inequivocabilmente. Per alcuni critici, è persino parte stessa dell’esperienza haiku e non…
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Amezaiku (飴細工): l’arte dolce (seconda parte)
Reading Time: 2 minutesContinuo l’articolo della settimana scorsa, presentandovi l’aspetto moderno dell’arte. Oggigiorno Ciò che rende affascinanti queste sculture è allo stesso tempo la loro fragilità e il loro destino di sparizione: sono piccole opere d’arte create per essere ammirate e ingerite e quindi l’amezaiku è una pratica che rende visibile il concetto di precarietà e scomparsa, lo stesso dei fiori di ciliegio. A differenza di sculture di vetro, solo visivamente simili, l’artigiano non può scordarsi che queste opere di zucchero devono avere sempre in sé un aspetto di appetibilità, incuriosendo il palato del cliente. Anche per questo motivo e quello espresso precedentemente, nasce l’Amezaiku Ameshin, di proprietà di Shinri…
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Amezaiku (飴細工): l’arte dolce (prima parte)
Reading Time: 5 minutesSe possibile e ci si riesce, si può fare dell’arte con qualsiasi cosa; in Giappone realizzano persino le caramelle. Si chiamano Amezaiku (in giapponese “Ame” significa, in questo caso, “caramella“ e “saku” vuol dire “artigianato“, il tutto tradotto sta per “scultura di caramella“) e sostanzialmente è l’arte popolare e tradizionale giapponese che consiste nel modellare e scolpire dolci e caramelle dando ad essi una forma particolare, che può essere davvero di tutto: fiori, animali (volatili, draghi, cavalli, polipi, pesci, volpi, cani, conigli, serpenti, panda, tigri, gatti, rane, rospi) e altri personaggi tra cui recentemente: cantanti e artisti pop del panorama giapponese, personaggi di anime o videogames. Vediamo…

























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