Le notti di Kyoto
Le avventure di Aya, una dolce ragazza accompagnata dal suo gatto Yoru alla scoperta dei misteri e della magia di un'insolita Kyoto
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Shizuka e Yoshitsune: La danza tra i glicini (parte 1 di 7)
Reading Time: 5 minutesEra da poco passata la mezzanotte quando Aya, con Yoru al suo fianco, si avviò verso casa dopo aver chiuso la taverna della Locanda della Luna. La serata era stata tranquilla: i soliti clienti, ormai amici, tra cui l’irrequieto Haruki, sempre più inquieto. “Che avrà mai Haru?” si chiese Aya, osservandolo con attenzione. Unica novità erano quei due individui enigmatici che da qualche sera frequentavano la taverna. Taciturni e discreti, sedevano a bere sakè, fissando silenziosamente l’ingresso. Nao, con la sua solita ironia, li aveva soprannominati “i due corvacci”, per via dei loro giubbotti neri, usciti probabilmente da un baule degli anni ’60. Persa nei suoi pensieri,…
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Sekigahara
Reading Time: 7 minutesQuella sera, alla Locanda della Luna, Aya aveva chiesto all’amica Nao di darle una mano in taverna. Il signor Okabe aveva deciso di festeggiare con i suoi colleghi la recente promozione a capo turno. Non era certo un avanzamento straordinario nella sua carriera di guardia privata, ma conoscendolo, qualsiasi occasione era buona per alzare un bicchiere in compagnia. Il sakè scorreva abbondante tra i tavoli degli amici di Okabe, tanto più che quella sera era lui a offrire. Yoru, infastidito dai canti chiassosi di quell’allegra brigata, trovò rifugio nel magazzino della taverna, lontano dall’invadenza degli umani. Anche la signora Fumiko, solitamente riservata, cedette alla vivacità della serata,…
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Le notti di Kyoto: l’ombra dei Kappa
Reading Time: 3 minutesQuella sera, Aya aveva chiuso la taverna presto, già alle dieci, e si era incamminata lungo un sentiero vicino a un ruscello, assaporando il fruscio dell’acqua e il profumo umido della notte. Yoru, come sempre, trotterellava al suo fianco con l’aria da boss del quartiere. Ma quando il pelo sulla sua schiena si drizzò, Aya capì che qualcosa non andava. Dall’acqua emersero improvvisamente cinque figure verdastre, con larghe bocche e ciuffi d’erba sulla testa. I loro occhi scintillarono di malizia. Aya riconobbe immediatamente chi fossero. L’aspetto era umanoide, di piccola statura, la pelle verdastra; le mani e i piedi palmati, un guscio simile a quello di una…
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Le lacrime di Komachi
Reading Time: 5 minutes«Serata bellissima. Buonanotte, Aya, e ancora auguri, Nao-chan!» disse il signor Okabe, lasciando per ultimo la taverna e portando con sé qualcosa da sgranocchiare durante il suo turno di guardia notturna. Quella sera avevano festeggiato il ventunesimo compleanno di Nao. Aya aveva organizzato tutto: dalla torta — a forma di Pikachu dei Pokémon — agli inviti per i clienti abituali, raccomandando loro di partecipare. Era stata una bella serata, durante la quale non erano mancate neppure alcune lacrime sul volto di Nao che, una volta svuotatosi il locale, non smetteva più di abbracciare e ringraziare Aya. «Smettila, che poi fai piangere anche me.» «Ti aiuto a sistemare…
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Le notti di Kyoto: Smeraldi e Ombre
Reading Time: 4 minutesEra una sera come tante. Non c’era stato un gran viavai alla taverna, a causa della pioggia che aveva iniziato a cadere su Kyoto fin dal mattino. Non era forte, solo una leggera pioggerellina tipica della primavera. Tuttavia, molte persone avevano preferito rimanere a casa, perfino la signora Fumiko, che non mancava mai una sola serata — eccetto il mercoledì, giorno di chiusura. L’unico cliente abituale a presentarsi per “assaggiare” un nuovo tè fu il solito Haruki. “Sei davvero strano in questo periodo!” pensò Aya, vedendolo assorto nei suoi pensieri, con la testa letteralmente tra le nuvole. “Sarà innamorato…” rifletté, ridendo tra sé. Quella notte decise di…
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Le notti di Kyoto: tra Cielo e Terra
Reading Time: 4 minutesQuella sera la taverna era davvero piena di gente. Era stata una giornata di festa, e molti avevano scelto di concluderla nel locale di Aya. A dare una mano con i clienti c’era la sempre pronta Nao che, quando Aya le telefonò per chiederle aiuto, non fece in tempo a terminare la chiamata che l’amica era già sulla soglia della taverna, urlando: «Certo che ci sono!» Come facesse ad arrivare così in fretta restava un mistero per Aya. Verso le undici giunse anche Haruki. Si accomodò al bancone e chiese un tè verde, tiepido, non zuccherato. Mentre Aya lo preparava dandogli le spalle, il ragazzo mormorò piano:…
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Le notti di Kyoto: un bacio oltre la morte
Reading Time: 2 minutesLa notte avvolgeva Kyoto in un silenzio sospeso, come se il tempo avesse smesso di scorrere tra le strade illuminate dalle lanterne tremolanti. Aya, stretta nel suo kimono blu notte, indossava anche il giubbotto che Haruki le aveva prestato. «È sempre così gentile», pensò, senza soffermarsi troppo sul perché di tanta premura. Il ragazzo, d’altronde, era tornato a casa con indosso solo una maglietta leggera, e quella sera l’aria era pungente, nonostante fosse ormai aprile inoltrato. I ciliegi, ormai privi di fiori, ondeggiavano lievemente. Ad Aya parve di udire un sussurro appena percettibile, quasi un sospiro. Ma intorno a lei non c’era nessuno. Accanto, Yoru scrutava l’oscurità…
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Una gita sul Monte Koya – 3 di 3
Reading Time: 3 minutesQuella notte il ryokan era immerso nel silenzio più totale. Non un fruscio tra i bambù, non un cigolio del legno antico, neppure un miagolio da parte di Yoru, che dormiva profondamente ai piedi del futon. Aya si svegliò all’improvviso, senza sapere perché. Non era un rumore a richiamarla, ma qualcosa di più sottile, una presenza, un richiamo. Si alzò lentamente, facendo attenzione a non svegliare i genitori. Indossò i suoi abiti, mise anche una felpa per proteggersi dal fresco intenso della notte, e aprì piano la porta scorrevole. Fuori, la luna piena illuminava ogni cosa con una luce argentea e l’aria era immobile, quasi irreale. Tutto…
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Una gita sul Monte Koya – 2 di 3
Reading Time: 2 minutesIl giorno dopo, un timido chiarore rischiarava il cielo quando Aya si svegliò. Dalla veranda della loro stanza l’alba di quella domenica filtrava tra i bambù in ombre leggere. Il cinguettio discreto degli uccelli era oltremodo rilassante e piacevole. Sua madre, Hana, già vestita e pronta per la seconda giornata di ‘esplorazioni’, guardava fuori in silenzio. «Buongiorno, Aya. Dormito bene?» le chiese con voce morbida. La ragazza annuì, stiracchiandosi. Yoru, acciambellato ai piedi del futon, aprì un occhio e sbadigliò. Poi si alzò e si avvicinò alla porta, nervoso. Le orecchie dritte, la coda scattante, sembrava avvertire qualcosa. Dopo una rapida colazione, la famiglia partì presto, decisa…
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Una gita sul Monte Koya – 1 di 3
Reading Time: 4 minutesQuel sabato mattina di fine aprile l’aria era fresca e il cielo terso quando Aya scese dall’auto, una volta giunti ai piedi del Monte Koya. Al suo fianco, Yoru, il suo inseparabile gatto nero dagli occhi color giada, sbucò timidamente dal veicolo. I suoi occhi, spalancati, catturavano ogni dettaglio con un misto di curiosità e lieve inquietudine. Aya inspirò profondamente. L’odore dell’umidità che saliva dal sottobosco la avvolse come un velo sottile. Davanti a lei, un mare di verde ondeggiava nell’aria leggera del mattino, quasi a proteggere quel luogo antico e sacro. «Che ne pensi, Aya?» chiese la madre, avvicinandosi a lei con un sorriso dolce e…
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