Poesia
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Addentriamoci nell’haiku (俳句): il Kigo (季語) (terza e ultima parte)
Reading Time: 4 minutesFinalmente si conclude questa prima tappa di questo lungo viaggio che è l’affascinante stesura di un haiku. Buona lettura Partiamo vedendo cosa succede al kigo (季語) al di fuori dei confini nazionali. Fuori dal Giappone Iniziato come una forma di poesia giapponese, ora l’haiku è diffuso e scritto in molte lingue ed ha persino una propria raccolta di kigo (in lingua inglese): Haiku World di William J. Higginson (1996) che contiene più di mille poesie, di oltre 600 poeti provenienti da 50 paesi. La scrittura è aumentata a dismisura con l’avvento di internet, dove si possono trovare persino haiku scritti in lingue morte, come il latino, e…
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Addentriamoci nell’haiku (俳句): il Kigo (季語) (seconda parte)
Reading Time: 6 minutesBen ritrovati con la seconda parte dell’articolo, dove scopriremo nel dettaglio Tipi di kigo (季語) e regole di scrittura relativo ad esso. Tipi di kigo e alcune regole Si distinguono tre tipi di kigo: Kigo basati sulla realtà (jijitsu no kigo 自日の午後): per es. yuki (雪 neve) di solito cade in inverno, quindi è un kigo invernale; il pruno (プルーノ) fiorisce in primavera, perciò fiori di pruno (梅の花) è un kigo primaverile. Kigo per indicazione (shiji no kigo 獅子の郷): sono termini che non accadono in una sola stagione precisa, per cui necessitano di un’indicazione particolare, es. montagne estive (夏山), pioggia di primavera (春の雨), vento d’autunno (秋の風). Kigo…
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Addentriamoci nell’haiku (俳句): il Kigo (季語) (parte 1)
Reading Time: 6 minutesDefinizione Tradizionalmente, ogni haiku (inteso come componimento poetico) contiene almeno una parola che si riferisce a un fenomeno legato ad una delle stagioni dell’anno. Internazionalmente, la definizione termina qui: il kigo è la parola che permette il riferimento stagionale, presente anche nelle forme collaborative di poesia renga (連歌) o renku (連句). Scendendo però sotto la superficie, il kigo dimostra di essere di più: è un termine che rappresenta la collocazione cronologica della composizione che può realizzarsi con un riferimento diretto ad una stagione o in modo più “nascosto”, che per quanto sia indiretto la indichi inequivocabilmente. Per alcuni critici, è persino parte stessa dell’esperienza haiku e non…
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Haiku: nozioni base (seconda parte)
Reading Time: 3 minutesSecondo appuntamento con le nozioni base dell’haiku, sempre più in dettaglio. Regole Nonostante sia estremamente breve e conciso il pensiero espresso nell’haiku, il cui argomento varia dall’emozione legata a qualcosa oppure la precaria esistenza umana, nel corso del tempo, trattandosi pur sempre di un componimento poetico, per la sua stesura, sono comparse delle regole. Alcune le ho già indicate sopra, altre, più tecniche, ve le espongo qui: Il kigo (季語)- l’ora del “qui e ora” o meglio il riferimento stagionale (le 4 stagioni classiche più il periodo in cui si festeggia il nuovo anno), è un elemento imprescindibile, tuttavia può non essere così immediato e intuitivo comprenderlo…
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Haiku: nozioni base (prima parte)
Reading Time: 3 minutesDefinizione e premessa “Lo haiku (俳句) è un componimento poetico affermatisi in Giappone nel XVII secolo e composto da 3 versi di 17 on o morae, non sillabe come comunemente detto (anche se per adattamento e facilitazione per l’estero, sono accettate 17 sillabe) nello schema 5-7-5. Nella sua forma tradizionale presenta inoltre caratteristiche proprie quali il kigo (季語) e il kireji (切れ字)”. Questa definizione illustra tutto e niente di un componimento che, se è vero, data la sua brevità, che chiunque può creare, anzi ben vengano le produzioni artistiche, è altresì vero che richiede uno studio e una dedizione continuativi nel tempo. Detto così ridimensiona e spaventa,…
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ONO NO KOMACHI, LA POETESSA BELLISSIMA
Reading Time: 2 minutesOno no Komachi (小野 小町; 825 – 900) è stata una poetessa giapponese, comparsa tra i Rokkasen, ovvero i sei migliori poeti di waka, nel primo periodo Heian. Fu famosa presso i contemporanei anche per la sua incredibile bellezza, tanto che il nome Komachi per antonomasia è tuttora usato per indicare donne di particolare avvenenza. Già considerata da Ki no Tsurayuki nella prefazione al Kokinshū come uno dei “sei geni poetici” della sua epoca, fu attiva negli ambienti di corte. La sua figura storica fu presto avvolta dalla leggenda, che ne fece un prototipo di donna bellissima, appassionata e capricciosa, destinata a invecchiare in solitudine, leggenda rielaborata…
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