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L’Armonia inaspettata: Come la Cultura Giapponese ha Accolto i Tarocchi; Storia, Percezioni, Influenze e Contemporaneità (Terza e ultima parte)
Reading Time: 3 minutesFinalmente, concludiamo questo percorso. Attenzione particolare: La divinazione dei tarocchi giapponesi e le donne La popolarità delle carte è in gran parte legata alla loro estetica, che le rende particolarmente attraenti per il pubblico femminile. Le principali consumatrici e creatrici di tarocchi sono, infatti, giovani donne, molte delle quali possiedono più mazzi che custodiscono con grande cura. Ci sono veri e propri riti di purificazione, che richiamano la purificazione rituale tramite l’acqua (misogi 禊), un concetto shintoista. Questi riti sono dedicati sia al mazzo di carte che a chi lo utilizza. Le carte sono considerate shinsei 神聖, sacre. Inoltre, ci sono altri oggetti che si crede possano…
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La geisha e il drago d’acqua: leggenda di Kyoto tra danza, spiriti e memorie del periodo Edo
Reading Time: 8 minutesLa geisha e il drago d’acqua Introduzione – Kyoto, Anno 1764 (periodo Edo) Il vento di marzo portava con sé il profumo pungente dei fiori di susino, mescolato a quello della carta d’inchiostro che impregnava le strade di Kyoto. Nelle case da tè del quartiere di Gion, le lanterne di carta ondeggiavano leggere, proiettando ombre che sembravano danzare insieme alle geisha al di là dei paraventi di bambù. Nel cuore di questo dedalo di viuzze, viveva Akiko, una geisha rinomata per le sue danze che sembravano trattenere il respiro degli spettatori. Non era solo la precisione dei suoi gesti a catturare: nei movimenti delle sue mani, nel…
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“Il canto del corvo bianco: un racconto tra guerra, kami e destino nel Giappone Sengoku”
Reading Time: 8 minutesIl canto del corvo bianco Anno 1573, provincia di Ōmi – Giappone in guerra (Periodo Sengoku) La neve cadeva senza rumore, coprendo i campi abbandonati come un sudario. Da mesi nessuno coltivava le risaie: le guerre tra clan avevano svuotato villaggi e riempito le strade di cenere. Le case erano gusci anneriti, e i templi – un tempo rifugi sicuri – ora custodivano solo preghiere interrotte. Sulle alture, un vecchio castello bruciava ancora a metà, come una ferita che non vuole chiudersi. Aya lo osservava da lontano, avvolta in un kimono di lino troppo sottile per l’inverno. Non ricordava più quante volte aveva pianto per quel luogo,…
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Nel Bosco di Ame-no-Uzume
Reading Time: 8 minutesIl richiamo della foresta Quando il treno locale rallentò tra i monti di Kumano, il silenzio si fece denso come nebbia. Le rotaie vibrarono con l’eco di una vita lasciata indietro, e Akiko chiuse gli occhi un istante. Le mani, ancora segnate dai calli della scena, stringevano una piccola valigia color avorio. Il teatro l’aveva spogliata della voce, poi dei riflettori, infine del respiro. A sessantadue anni, nessuno osava più chiederle di danzare — se non i sogni, dove ogni notte il suolo si apriva e la trascinava in una radura dai contorni incerti, tra tamburi invisibili e risate di bambine. L’aria della stazione odorava di legna…
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La danza del ventre: un’indagine storico-culturale su رقص شرقي (raqs sharqī)
Reading Time: 6 minutesLa danza del ventre: un’indagine storico-culturale su رقص شرقي (raqs sharqī) 1. Introduzione e definizioni La locuzione italiana “danza del ventre” è un calco ottocentesco che riduce a una sola parte anatomica la complessità di raqs sharqī (رقص شرقي /ˈræqs ʃarˈqiː/), letteralmente “danza d’oriente”. In Egitto, la distinzione principale è fra raqs sharqī – stile da scena, teatralizzato – e raqs baladī (رقص بلدي /ˈbaladiː/), forma sociale vernacolare. Il termine moderno “oriental dance” fu imposto dalle ditte impresarie del Cairo fra le due guerre mondiali per legittimare la disciplina presso il pubblico borghese europeo-levantino. Questa genealogia terminologica, come dimostrerò, è indispensabile per comprenderne i passaggi di status:…
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Il custode delle lanterne
Reading Time: 6 minutesNel cuore dell’Obon a Hiroshima, un incontro poetico tra passato e perdono. Un racconto intenso sul potere silenzioso della memoria.
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Il Tamburo della Luna
Reading Time: 9 minutesNel villaggio innevato di Hanamura, Akari, una giovane cieca, evoca gli spiriti col suono del tamburo sacro. Una storia tra neve, suono e confine.
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L’Armonia inaspettata: Come la Cultura Giapponese ha Accolto i Tarocchi; Storia, Percezioni, Influenze e Contemporaneità (Seconda parte)
Reading Time: 5 minutesContinuiamo l’affascinante viaggio nel mondo dell’arte della cartomanzia. In dettaglio In Giappone, la cartomanzia è conosciuta come トランプ占い (toranpu uranai). Ci sono diverse tipologie di carte, tra cui i tarocchi d’ispirazione (reikan tarotto 霊感 タロット), quelli spirituali (supirichuaru tarotto スピリチュアル タロット), occidentali (seiyou tarotto 西洋 タロット) e orientali (touyou tarotto 東洋 タロット). Ma quali metodi vengono utilizzati in Giappone per prevedere il futuro? Il primo è il “meisen”, che si basa su letture della fortuna legate alle date, includendo varie forme di astrologia sia orientale che occidentale. Il secondo metodo, chiamato “bokusen”, utilizza oggetti per fornire divinazioni a chi cerca consigli per prendere decisioni. Qui rientrano strumenti…
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Il Tè dell’Ombra
Reading Time: 8 minutesIl sentiero oltre le ortensie La strada asfaltata finiva all’improvviso, come se la modernità avesse deciso di fermarsi davanti a un confine invisibile. Oltre, cominciava il sentiero: ghiaia smossa, radici in rilievo e ortensie selvatiche che si piegavano verso i passi come a soppesarli. Era una mattina d’inizio estate del 1974. Aiko portava scarpe inadatte al fango, una borsa di pelle rigida e un silenzio che si era cucita addosso da mesi. Il treno da Tokyo si era allontanato come un vecchio amante: senza rimpianti, lasciandole soltanto il rumore del bosco in risposta. Aveva ricevuto solo un biglietto scritto a mano, scarno come un haiku dimenticato: 「Se…
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La Volpe e il Mandorlo
Reading Time: 6 minutesIl sentiero che profuma di fiori antichi La prima volta che Hiroshi vide la volpe, non si stupì. Era il mese di marzo, e il mandorlo davanti al tempio di pietra era appena fiorito. Una pioggia rosa pallido ricopriva il sentiero, mischiandosi all’odore della terra bagnata e dell’incenso spento. I vecchi del villaggio dicevano che quell’albero non aveva più fiorito da quando la guerra aveva portato via il sacerdote. Ma quell’anno, senza alcun motivo apparente, era rinato. Hiroshi aveva settantadue anni, una schiena curva come il bambù sotto la neve, e mani ruvide da giardiniere. Ogni mattina saliva lentamente fino al tempio, per spazzare il sentiero, annaffiare…
























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