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La Nascita di un Simbolo  

La storia del kimono è ricca e affascinante, caratterizzata da trasformazioni significative e influenze culturali, con le sue umili origini, fino ad arrivare al suo status attuale di simbolo di eleganza e tradizione riconosciuto a livello mondiale.

Periodo Nara (710-794):

Le Radici del Kimono

 

Il kimono si diffonde in Giappone grazie all’influenza della cultura cinese.

Fu infatti, in questo periodo che apparvero le forme primitive di ciò che sarebbe diventato successivamente il kimono come lo si conosce oggi. I primi kimono erano, influenzati dagli abiti tradizionali cinesi, in particolare dallo stile Hanfu, che veniva indossato durante la dinastia Tang.
La parola “kimono” era usata per indicare qualsiasi abito.

Periodo Heian (794-1185):

Il Kimono Diventa Giapponese

In questo periodo si iniziò a personalizzare l’estetica del “kimono”, e i concetti cinesi, trasformandosi ed evolvendosi, crearono  qualcosa di unico e irripetibile.
Nacque così il Jyuni-Hitoe, il cosiddetto “kimono a 12 strati”, indossato dalla Corte Imperiale durante le cerimonie e i riti formali.
Era un Kimono pesante e complesso, composto da diversi strati di stoffa, che rappresentava la fusione tra la cultura cinese e l’estetica giapponese. 

Abbiamo anche la creazione delle norme sociali riguardanti l’abbigliamento, con combinazioni di colori che indicavano lo stato sociale, l’età e lo stato civile.

Periodo Kamakura (1185-1333):

Semplificazione, Personalizzazione e Trasformazione

Durante il periodo Kamakura, la moda del kimono subì un cambiamento significativo, grazie ai samurai, le forme furono semplificate e  maggiormente personalizzate.
Infatti i samurai e le loro famiglie cominciarono a indossare kimono con meno strati, che consentivano una maggiore libertà di movimento sotto le armature.
I kimono divennero così meno elaborati,  sia per gli uomini che per le donne, dando una maggiore enfasi al comfort e alla praticità.

Nacquero anche nuove tecniche decorative come “Shibori“, che fu successivamente vietato ai ceti inferiori per mantenere la distinzione sociale.

Periodo Muromachi (1333-1573):

Rinascita dell’Estetica Giapponese

Nel periodo Muromachi c’è la rinascita dell’estetica giapponese, che diede una maggiore enfasi all’arte e  alla decorazione dei kimono.
I kosode, divennero più colorati e decorati, segnando una trasformazione significativa nell’estetica del kimono femminile. Troviamo anche l’introduzione dell’Obi, una cintura di stoffa arrotolata intorno alla vita, introdotto per mantenere chiuso l’abito senza l’ausilio di altre vesti.

Periodo Edo (1603-1867):

Esplosione della Creatività e del Prestigio

Durante il periodo Edo, l’arte del kimono fu caratterizzato da una forte creatività e dall’aumento del suo prestigio.
I mercanti, commissionarono kimono personalizzati ad artisti famosi, sfoggiando così la propria ricchezza e status sociale.

Nasce la tecnica di pittura chiamata yuzen, ancora utilizzata per i kimono più tradizionali e costosi. 

Le dimensioni del kimono subirono altri cambiamenti significativi, con maniche allungate e Obi ingranditi, prendendo ispirazione dagli abiti degli attori Kabuki.

Restaurazione Meiji (1868-1912) e Periodo Moderno:

Cambiamenti e Conservazione

Con l’avvento della Restaurazione Meiji, il Giappone fu sottoposto a un rapido processo di modernizzazione e occidentalizzazione, ma nonostante l’introduzione di abiti occidentali, il kimono rimase parte integrante della cultura.

Oggi

Oggi, i kimono sono indossati principalmente durante occasioni speciali, come matrimoni, funerali e cerimonie tradizionali, mantenendo invariato il loro status di eleganza e tradizione.

 

In conclusione

Il kimono ha attraversato la storia con le sue evoluzioni e trasformazioni, diventando un’icona della cultura e dell’identità giapponese.

La sua storia riflette le influenze culturali e sociali che hanno plasmato la società giapponese nel corso dei secoli, e la sua bellezza e la sua artigianalità continuano a ispirare e affascinare persone in tutto il mondo. Oggi, nonostante il suo uso quotidiano sia diminuito, sopravvive come simbolo di tradizione e rispetto per la storia del Giappone. Utilizzato durante occasioni speciali come i matsuri, i matrimoni e le cerimonie del tè, i kimono vengono indossati con orgoglio, celebrando l’identità culturale e la bellezza artistica che rappresentano.
Il kimono continua a evolversi, e si adatta ai cambiamenti della società moderna senza perdere la sua essenza, e il costante interesse e l’apprezzamento per il kimono, sia interno che esterno al Giappone, ed è probabile che continuerà a essere un elemento significativo della sua cultura e della sua identità anche nel futuro.

 

L’Artigianato e il Significato Culturale

La creazione di un kimono ha da sempre rappresentato un processo di artigianalità e di maestria.
Ogni kimono veniva, e viene, realizzato con cura e attenzione ai dettagli, utilizzando tecniche tessili e di tintura tramandate di generazione in generazione.

Gli artigiani dedicavano mesi, talvolta anni, alla realizzazione di un singolo kimono, conferendogli una bellezza e una qualità senza tempo. Ogni dettaglio, dalle cuciture fatte a mano alle decorazioni intricate, riflette la profonda connessione con la storia, la natura e la spiritualità del Giappone.

Indossare un kimono era, ed è, un’esperienza che evoca rispetto per la tradizione e appartenenza culturale.
Oggi, l’artigianato continua a prosperare, anche se in un contesto di cambiamento e modernizzazione.

Alcune tecniche tradizionali sono state adattate per soddisfare le esigenze di un mercato moderno e in continua evoluzione, ma molti artigiani continuano a praticare le antiche arti tessili e di tintura, preservando così le tradizioni per le generazioni future.
Tuttavia, l’industria tessile sta esplorando anche nuove tecniche e materiali per poter garantire la sopravvivenza e la rilevanza del kimono nel mondo contemporaneo. Il kimono così oltre a rappresentare un simbolo di identità culturale è il ponte tra passato, presente e futuro.
Il futuro del kimono, si prospetta con ulteriori trasformazioni, sia dal punto di vista tecnologico che ambientale.
Tuttavia, resta fondamentale preservare l’essenza e l’artigianalità del kimono, che devono rimanere al centro della sua evoluzione.

Strutture e Caratteristiche

Abbiamo capito che il kimono, intriso di storia, significati e artigianalità, ha una varietà di stili e tipologie, ognuno con caratteristiche distintive con vari significati e non solo puramente estetici. La struttura e le caratteristiche, variano a seconda del modello e dello stile, riflettendo le diversità e la ricchezza della tradizione tessile giapponese.

Esploreremo solo alcuni dei modelli più conosciuti e le loro caratteristiche distintive.

Differenze tra Kimono Maschile e Femminile:

Il kimono maschile con stile uniforme, si differenzia principalmente per il colore e il tessuto. Solitamente ha le maniche più corte e cucite al corpo, senza piegature in vita. L’obi viene annodato sull’anca e non sulla vita. Può essere anche accompagnato da un hakama, una sorta di gonnapantalone.
I kimono femminili presentano una vasta gamma di stili e sono composti da molti pezzi, specialmente quelli più formali, spesso richiedono l’aiuto di una seconda persona per essere indossati correttamente.

Principali Stili di Kimono:

Ogni kimono ha struttura complessa, con parti specifiche che compongono l’intero abito, come:  il maemigoro (parte anteriore principale), l’ushiromigoro (parte posteriore principale), le maniche (sode), il colletto (eri), e molte altre, inoltre c’è l‘obi, la cintura esterna, che svolge un ruolo cruciale nella composizione dell’abito, con nodi diversi associati a vari modelli e occasioni.

  1. Shiromuku:

È il kimono da sposa, completamente bianco o colorato, ha le maniche lunghe e decorazioni elaborate.

  1. Hiki Furisode:

Indossato dalle donne single durante eventi formali, come matrimoni, ha le maniche lunghe e colori vivaci.

  1. Tomesode:

E’ il kimono più formale, per le donne sposate, spesso monocromatico e con decorazioni nella parte bassa.

  1. Houmongi:

Un kimono relativamente recente, meno formale dei Tomesode, e adatto a visite e matrimoni.

  1. Iro Uchikake:

Usato dalle spose, è un soprabito decorato con motivi simbolici.

  1. Iromuji:

E’ un Kimono di “un solo colore”, adatto a varie occasioni, compresi eventi formali come la cerimonia del tè.

  1. Mofuku:

Il kimono da lutto, è completamente nero e privo di decorazioni è indossato durante i funerali.

  1. Susohiki o Hikizuri:

Indossato dalle geisha e da artisti tradizionali, ha l’orlo lungo e strascicato.

  1. Yukata:

Il kimono estivo informale,  indossato durante festival e occasioni casual.

Modelli

1. Furisode

Il furisode è uno dei kimono più formali e ornamentali, indossato principalmente dalle giovani donne durante occasioni speciali come cerimonie di laurea o matrimoni.
E’ caratterizzato dalle lunghe maniche, che possono raggiungere fino ai polsi o anche al suolo, e dalle decorazioni elaborate e ricche di dettagli. I furisode sono spesso realizzati con tessuti pregiati e presentano motivi vivaci e colorati.

2. Homongi

L’homongi è un kimono formale adatto per le occasioni come cerimonie di nozze e ricevimenti. Si distingue per i suoi motivi più discreti e raffinati rispetto al furisode, e dai disegni che si estendono uniformemente lungo il corpo del kimono. Le maniche dell’homongi sono di lunghezza media e possono essere indossati sia da donne che da uomini.

3. Yukata

La yukata è un tipo di kimono estivo leggero e informale, spesso indossato durante festival estivi o negli onsen. È realizzato con tessuti di cotone leggero e presenta motivi casual e colorati. La yukata ha maniche più corte e  un’ampia cintura chiamata obi, che viene legata intorno alla vita.

4. Komon

Il komon è un kimono informale adatto per l’uso quotidiano. Si distingue per i suoi motivi ripetitivi che coprono uniformemente la superficie del tessuto. Il komon è disponibile in una vasta gamma di colori e disegni ed è generalmente indossato con un obi semplice. È adatto per occasioni informali come incontri con amici o visite a luoghi storici.

5. Tomesode

Il tomesode è un kimono formale indossato principalmente dalle donne sposate durante eventi importanti come matrimoni o ricevimenti. Si distingue per i suoi motivi eleganti e sofisticati che si trovano solo sulla parte inferiore del kimono, mentre la parte superiore è solitamente di un colore scuro e solido. Le maniche sono di lunghezza media e possono essere decorate con dettagli raffinati.

6. Shiromuku:

Questo kimono è riservato alle spose e rappresenta la purezza e l’eleganza.

Il colore bianco simboleggia la purezza e l’innocenza della sposa. Le decorazioni elaborate e le maniche lunghe aggiungono un tocco di raffinatezza, mentre i tessuti di alta qualità conferiscono un senso di lusso. È un abito che richiede grande attenzione durante la vestizione e spesso viene completato con accessori tradizionali come il tsunokakushi, un copricapo simbolico.

7.Hiki Furisode:

Questo kimono è indossato dalle donne giovani durante eventi formali come matrimoni o cerimonie di maggiore età.

Le lunghe maniche che si estendono fino alle caviglie sono un segno distintivo di questo stile. I colori vivaci e le decorazioni elaboratamente dettagliate riflettono l’energia giovanile e la gioia delle celebrazioni.

Parti del Kimono:

  1. Doura (胴裏):

È la fodera superiore interna del kimono, solitamente semplice e senza decorazioni.

  1. Susomawashi (裾回し):

La fodera inferiore, interna del kimono, e può essere realizzata con tessuti più elaborati poiché potrebbe essere visibile quando si cammina.

  1. Maemigoro (前身頃):

La parte anteriore  del kimono, che va dalla spalla ai piedi. Spesso è decorata con motivi o disegni.

  1. Ushiromigoro (後身頃):

La parte posteriore del kimono, composta da due pezzi cuciti insieme.

  1. Okumi (衽):

La parte anteriore del kimono che si sovrappone al maemigoro e aiuta a tenerlo chiuso.

  1. Eri (衿):

Il colletto del kimono viene piegato a metà quando cucito.

  1. Sode (袖):

Le maniche del kimono, possono essere decorate e avere diverse lunghezze.

  1. Obi (帯):

La cintura esterna del kimono, che aiuta a tenerlo in posizione.

Decorazioni e Colori:

 I Colori e i loro Significati:

La colorazione di ogni kimono, come i disegni e i decori,  ha sempre un significato e varia in base all’evento, all’età e allo stato sociale ,di chi lo indossa. Ad esempio, i kimono da sposa sono divisi in Shiro Kakeshita (completamente bianchi) e Iro Kakeshita (colorati).

Esiste anche una tabella che assegna un colore tradizionale  in base al mese di nascita. 

Il colore e la decorazione riflettono spesso l’età e lo status sociale della persona che lo indossa.

  1. Kamon (家紋):

Gli stemmi di famiglia, spesso cuciti sul kimono  rappresentano l’appartenenza a una determinata famiglia o clan.

  1. Kasane no Irome (重ねの色目):

Il colore del kimono,  può variare in base all’età, all’occasione e alla stagione.

Ogni colore ha un significato simbolico:

Bianco 白い (Shiro): Purezza, innocenza.

Nero 黒い (Kuro): Morte, lutto.
Rosso 赤い (Aka): Passione, felicità.
Blu 青い (Ao): Tranquillità, stabilità.
Verde (Midori): Rinascita, natura.
Giallo 黄色 (Ki): Ricchezza, prosperità.
Viola (Murasaki): Nobiltà, dignità.
Rosa 薔薇 (Momoiro): Giovinezza, amore.

Motivi e Disegni:

I kimono possono essere decorati con  di motivi e disegni, ognuno con il suo significato simbolico:

Sakura (ciliegio in fiore): Bellezza, rinascita.
Ume (pruno in fiore): Resistenza, perseveranza.
Kiku (crisantemo): Longevità, nobiltà.
Tsuru (gru): Buon auspicio, lunga vita.
Koi (carpa): Forza, determinazione.
Rin (foglia di loto): Purezza, illuminazione spirituale.

Questi sono solo alcuni esempi dei molti significati associati ai colori e ai disegni dei kimono giapponesi.

Ogni kimono è un’opera d’arte che racconta una storia attraverso la sua composizione e le sue decorazioni.

Le Tecniche di Tessitura:

Jofu:

Questa tecnica prevede l’uso di fili di seta o di lino estremamente sottili, tessuti su telai tradizionali.

Il risultato è un tessuto leggero e traspirante, ideale per i kimono estivi. Il processo di tessitura richiede grande maestria e pazienza per garantire la leggerezza e la finezza del tessuto.

Nishiki:

La tecnica Nishiki produce un tessuto broccato caratterizzato da motivi elaborati e luminosi.

Utilizzando fili di seta colorati e d’oro o d’argento, i tessitori creano disegni ricchi di dettagli e sfumature. Questa tecnica richiede precisione e abilità per creare tessuti lussuosi e opulenti.

Tsumugi:

Tsumugi è una tecnica di tessitura che utilizza filati di seta grezza o di lino, creando un tessuto robusto e resistente.

I kimono realizzati con questa tecnica sono adatti per i mesi più freddi, poiché offrono un’ottima protezione dal vento e dal freddo. Il processo di tessitura richiede una grande attenzione ai dettagli per garantire la durabilità e la qualità del tessuto.

Tecniche di Tintura e Stili di Decorazione:

Yuzen:
Yuzen è una tecnica di tintura a mano che consente di creare disegni complessi e dettagliati sul tessuto.

Gli artigiani utilizzano pennelli fini e pigmenti naturali per dipingere disegni intricati, spesso ispirati alla natura e alla tradizione giapponese.

Questa tecnica richiede grande abilità e precisione per creare kimono di alta qualità e bellezza artistica, aggiungendo un tocco di eleganza e raffinatezza.

Shibori:
Shibori è una tecnica di tintura a “riserva” che prevede la manipolazione del tessuto prima della tintura. Pieghettature, legature e piegature vengono utilizzate per creare motivi geometrici o astratti sul tessuto. 

Una volta tinti, i kimono acquistano un aspetto unico e distintivo, con motivi irregolari che sembrano fluttuare sul tessuto.

Katazome:
Katazome è una tecnica di tintura a stencil che consente di creare disegni precisi e dettagliati sul tessuto.

Gli artigiani creano modelli di carta o tessuto, che vengono poi utilizzati per applicare la tintura sul tessuto.

Questa tecnica richiede grande maestria e precisione per creare kimono con disegni nitidi e ben definiti.

Kinran:
Kinran è una tecnica di ricamo che utilizza fili d’oro o d’argento per creare motivi lussuosi e sfarzosi, aggiungendo un tocco di opulenza e splendore ai kimono, rendendoli adatti per occasioni speciali e cerimonie.

Tsujigahana:
Tsujigahana è una tecnica di pittura a mano che consente di creare scene paesaggistiche o floreali intricate e dettagliate. Gli artigiani utilizzano pennelli fini per dipingere disegni vivaci e vibranti sul tessuto, aggiungendo un tocco di bellezza e grazia ai kimono.

Importanza del Kimono nella Cultura Giapponese:

Il kimono occupa un posto centrale nella cultura e nella tradizione giapponese, esso è un simbolo di identità nazionale, di rispetto per la storia e di apprezzamento per l’estetica tradizionale.

1. Simbolo di Eleganza e Raffinatezza:

Il kimono è un indumento di eleganza e raffinatezza, sia per la sua struttura complessa che per i suoi ricchi tessuti e decorazioni.
Indossare un kimono è un modo per mostrare rispetto per l’arte e l’estetica tradizionali giapponesi.

2. Legame con la Storia e la Tradizione:

Il kimono ha radici profonde nella storia giapponese e ha mantenuto la sua forma e le sue caratteristiche distintive attraverso i secoli.
Indossare un kimono è un modo per connettersi con il passato e celebrare le tradizioni culturali tramandate di generazione in generazione.

3. Espressione di Identità Culturale:

Indossare un kimono è un modo per esprimere l’identità culturale giapponese e per celebrare la propria eredità culturale. Ogni kimono è un’opera d’arte unica che riflette lo stile e la personalità del suo indossatore.

4. Preservazione delle Tecniche Artigianali:

La produzione di kimono coinvolge una serie di tecniche artigianali tradizionali, dalla tessitura alla tintura, dagli ornamenti alla cucitura.
Indossare e apprezzare il kimono aiuta a preservare queste antiche tecniche e a sostenere gli artigiani che le tramandano.

Occasioni per Indossare il Kimono:

Il kimono viene indossato in occasioni speciali nella vita di una persona, ciascuna delle quali riflette un momento significativo o una festività nella cultura giapponese.
Alcune delle principali occasioni in cui il kimono viene indossato:

1. Matrimoni:

Il kimono da sposa, chiamato “uchikake” o “kakeshita”, è un elemento fondamentale delle cerimonie di matrimonio giapponesi.
Indossare un kimono da sposa è un modo per celebrare la bellezza e la solennità dell’evento e per onorare le tradizioni matrimoniali giapponesi.

2. Cerimonie del Tè:

Il kimono è spesso indossato durante le cerimonie del tè giapponesi, un’antica pratica che celebra la bellezza della semplicità e la filosofia zen.
Indossare un kimono durante queste cerimonie è un modo per rispettare la tradizione e per mostrare gratitudine per il momento condiviso.

3. Funerali:

Durante i funerali in Giappone, è comune indossare un kimono nero chiamato “mofuku” come segno di lutto e rispetto per il defunto.
Il kimono nero è un simbolo di sobrietà e tristezza, e indossarlo è un modo per onorare la memoria del defunto e mostrare rispetto per la famiglia.

4. Festival:

Nei festival giapponesi, molte persone scelgono di indossare il kimono per celebrare le tradizioni locali e partecipare alle festività comunitarie.
Indossare un kimono durante i festival è un modo per sentirsi parte della comunità e per condividere la gioia delle celebrazioni.

5. Eventi Culturali:

Il kimono viene spesso indossato durante eventi culturali, come spettacoli teatrali tradizionali, concerti di musica classica giapponese o mostre d’arte.
Indossare un kimono durante questi eventi è un modo per apprezzare l’estetica e la bellezza della cultura giapponese e per mostrare rispetto per gli artisti e gli interpreti.

Il Kitsuke

Il Kitsuke è l’arte giapponese della vestizione del kimono, un processo che richiede precisione, pazienza e una profonda comprensione delle tradizioni culturali.
Alcuni aspetti importanti del Kitsuke sono:

1. Preparazione:

Prima di indossare il kimono, è importante preparare la pelle con una corretta igiene e idratazione. Questo passaggio assicura che il kimono si adatti bene al corpo e che l’abbigliamento risulti confortevole.

2. Ordine degli indumenti:

Nel Kitsuke, esiste un preciso ordine per indossare gli indumenti. Si inizia con il “juban”, una sottoveste indossata sotto il kimono principale. Successivamente si indossa il “nagajuban”, un tipo di juban più lungo, e poi il kimono vero e proprio.

3. Piegature e allacciature:

Il kimono viene piegato e allacciato in modo specifico per creare una silhouette elegante e ben definita. L’obi, ad esempio, viene legato intorno alla vita in un nodo elaborato chiamato “musubi”, che può variare in base all’occasione e allo stile del kimono.

4. Accessori:

Il Kitsuke include anche l’uso di accessori come i “datejime” e i “koshihimo” per mantenere il kimono ben posizionato e per assicurarsi che gli indumenti rimangano al loro posto durante il movimento.

5. Regole e tradizioni:

Il Kitsuke segue rigide regole e tradizioni che possono variare a seconda dell’età, dello stato civile e dell’occasione.

Ad esempio, ci sono modi specifici per piegare le maniche e per posizionare l’obi a seconda se si tratti di un kimono formale o informale, e se si tratti di un uomo o di una donna.

Il Kitsuke è molto più di un semplice metodo per vestirsi; è un’espressione artistica e culturale che riflette la profondità delle tradizioni giapponesi e richiede una conoscenza approfondita delle pratiche e dei significati simbolici associati al kimono.

Dove trovare esposizioni di kimono antichi:

Europa

  1. Victoria and Albert Museum (V&A) – Londra, Regno Unito: Il V&A ospita una delle più vaste collezioni di tessuti e abbigliamento al mondo, compresi alcuni kimono antichi provenienti dal Giappone e da altre parti del mondo.
  1. Museo di Arte Orientale di Venezia (MAOV) – Venezia, Italia: Questo museo offre una collezione di arte asiatica, che include tessuti tradizionali giapponesi come i kimono.
  1. Museo delle Arti Decorative di Parigi (MAD) – Parigi, Francia: Il MAD ha una collezione di tessuti e abbigliamento che spazia da diverse culture del mondo, compreso il Giappone. Potrebbe includere kimono antichi e moderni.
  1. Rijksmuseum Volkenkunde – Leiden, Paesi Bassi: Questo museo si concentra sulle culture del mondo e potrebbe ospitare esposizioni temporanee di kimono giapponesi antichi e contemporanei.
  1. Museo del Tessuto di Prato – Prato, Italia: Anche se non specificamente dedicato all’arte giapponese, il Museo del Tessuto di Prato presenta una vasta collezione di tessuti provenienti da tutto il mondo, compresi alcuni kimono giapponesi.

Questi sono solo alcuni esempi di musei europei dove è possibile trovare esposizioni di kimono antichi. Le esposizioni temporanee e le collezioni permanenti possono variare nel tempo, quindi è consigliabile controllare i siti web dei singoli musei per informazioni aggiornate sulle mostre in corso.

 Giappone:

  1. Museo Nazionale di Kyoto (京都国立博物館) – Situato a Kyoto, il museo ospita una vasta collezione di kimono antichi, insieme ad altri artefatti culturali giapponesi.
  1. Museo d’Arte dei Kimono di Itchiku Kubota (久保田一竹美術館) – Situato a Yamanashi, questo museo è dedicato all’artista Itchiku Kubota e alla sua straordinaria collezione di kimono decorati con la tecnica del “tsujigahana”.
  1. Museo Edo-Tokyo (江戸東京博物館) – Situato a Tokyo, il museo offre una panoramica della storia di Tokyo (precedentemente nota come Edo), compresi i costumi tradizionali come il kimono.
  1. Museo di Belle Arti Yamatane (山種美術館) – Situato a Tokyo, questo museo è noto per la sua collezione di arte giapponese, che include dipinti e kimono antichi.
  1. Museo Nezu (根津美術館) – Anch’esso situato a Tokyo, il museo ospita una vasta collezione di arte asiatica, tra cui kimono antichi e tessuti tradizionali.
  1. Museo dei Tessuti Nishijin (西陣織物会館) – Situato a Kyoto, il museo si concentra sulla storia e sulla produzione dei tessuti tradizionali di Kyoto, inclusi i kimono in stile Nishijin.
  1. Museo Nazionale di Tokyo (東京国立博物館) – Situato a Tokyo, il museo ha una vasta collezione di arte e oggetti storici, tra cui kimono antichi che riflettono la cultura giapponese nel corso dei secoli.

Questi sono solo alcuni dei musei in Giappone dove è possibile ammirare kimono antichi. Ci sono molti altri musei e istituzioni culturali che offrono esposizioni e mostre su questo affascinante elemento della cultura giapponese.

Glossario:

  1. Kimono (着物):

indumento tradizionale giapponese composto da un lungo abito con maniche larghe e una cintura chiamata “obi”.

  1. Obi (帯):

cintura che viene legata intorno alla vita per tenere chiuso il kimono.

  1. Yukata (浴衣):

è una versione più leggera e informale del kimono, spesso indossata in estate o durante festival estivi.

  1. Uchikake (打掛):

kimono da sposa giapponese, caratterizzato da ricchi tessuti e decorazioni elaborate.

  1. Kakeshita (挙袖):

tipo di kimono da sposa, spesso indossato sotto l’uchikake.

  1. Furisode (振袖):

kimono con maniche lunghe, indossato tradizionalmente da ragazze non sposate durante occasioni speciali.

  1. Hakama (袴):

gonna ampia e a pantaloni indossata sopra il kimono, spesso utilizzata dagli uomini durante cerimonie e occasioni formali.

  1. Juban (襦袢):

sottogonna o una sottoveste indossata sotto il kimono per proteggere il kimono stesso dal contatto con il corpo.

  1. Zori (草履):

sandali tradizionali giapponesi indossati con il kimono.

  1. Tabi (足袋):

calzini divisi, spesso indossati con zori o altri tipi di calzature tradizionali.

  1. Haori (羽織):

tipo di giacca da indossare sopra il kimono, simile a un abito da sera.

  1. Nagajuban (長襦袢):

tipo di juban più lungo, indossato sotto il kimono.

  1. Haneri (羽織):

colletto rimovibile che viene indossato sopra il juban o sotto il kimono per proteggere il kimono stesso dal contatto con il corpo.

  1. Tomesode (留袖):

kimono formale indossato dalle donne sposate, caratterizzato da disegni e motivi elaborati solo nella parte inferiore.

  1. Iro-Tomesode (色留袖):

tipo di tomesode colorato, spesso indossato durante occasioni formali.

  1. Kuro-Tomesode (黒留袖):

tomesode nero, spesso indossato dalle madri degli sposi durante i matrimoni.

17.Houmongi (訪問着):

kimono formale adatto per visite formali o occasioni speciali, caratterizzato da disegni che coprono tutta la superficie.

  1. Shiromuku (白無垢):

kimono bianco indossato dalle spose durante le cerimonie di nozze shintoiste.

  1. Iro-Uchikake (色打掛):

tipo di uchikake colorato, spesso indossato dalle spose durante le cerimonie di nozze.

  1. Mofuku (喪服):

kimono nero indossato durante i funerali o periodi di lutto.

  1. Susohiki (裾引き):

kimono con un orlo allungato, spesso indossato dalle geisha durante le performance.

  1. Hikizuri (引きずり):

tipo di kimono con un orlo lungo che trascina a terra, spesso indossato dalle geisha o dalle maiko durante le occasioni formali.

  1. Nuihaku (縫箔):

tecnica di tessitura che utilizza fili metallici per creare disegni o motivi brillanti sul kimono.

  1. Kamon (家紋):

stemmi di famiglia, spesso cuciti sul kimono per identificare l’appartenenza familiare.

  1. Yuzen (友禅):

tecnica di tintura a mano che crea disegni elaborati e multicolori sul kimono.

  1. Shibori (絞り):

Una tecnica di tintura a riserva che crea motivi geometrici o astratti attraverso il legare e il piegare della stoffa. La tecnica del miura-shibori è anche conosciuta come legatura ad anello. Essa consiste nello strappare pezzi di stoffa con un ago uncinato. Successivamente, attorno a ogni sezione, viene attorcigliato un filo per due volte. Il filo non viene annodato: le sezioni vengono tenute ferme dalla sola tensione del filo.

  1. Katazome (型染め):

tecnica di tintura a stencil che crea disegni precisi e dettagliati sul kimono.

  1. Haba (幅):

larghezza della stoffa utilizzata per realizzare il kimono.

  1. Nagasa (長さ):

lunghezza del kimono misurata dalla spalla al bordo inferiore.

  1. Mon (紋):

disegni o motivi tradizionali utilizzati per decorare il kimono, spesso simboli di buon auspicio o appartenenza familiare.

 

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