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Le Shirabyōshi (白 拍子) erano delle artiste giapponesi del periodo Heian e Kamakura che cantavano e danzavano per intrattenere il loro pubblico. Durante la danza indossavano abiti da uomo ed il termine shirabyōshi può riferirsi alla tipologia di canzoni e danze eseguite ma anche alla bianca veste indossata. La professione di shirabyōshi divenne popolare nel XII secolo e queste si esibivano solitamente dinnanzi alla nobiltà e durante le celebrazioni ufficiali.
Alcune di queste graziose dame appartenevano a nobili famiglie purtroppo decadute e quindi, per sopravvivere, erano state costrette ad intraprendere questa attività che, sovente, le portava a divenire cortigiane di rango, essendo comunque donne istruite e colte, particolarmente belle e versate nel canto, nella danza e nella poesia. Fu alla fine del XIII secolo, intorno alla fine del periodo Kamakura e all’inizio del periodo Muromachi nel XIV secolo che la loro figura, progressivamente, scomparve. Molte di loro diedero i natali a figli di nobili di alto rango e tra le più famose ricordiamo Shizuka Gozen, Giō e Hotoke, menzionate nell’Heike Monogatari (平家物語 – “Il racconto della famiglia Taira”), romanzo epico giapponese del XIV secolo di autore anonimo.
Nell’immagine il ritratto, realizzato da Katsushika Hokusai, della più famosa shirabyōshi, Shizuka Gozen (Lady Shizuka), amante di Minamoto no Yoshitsune.
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