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Secondo Wikipedia: “è una forma di trucco frontale ornamentale e tradizionale delle donne cinesi, collocato tra le sopracciglia e talvolta sulle guance, le tempie e le fossette.”; in realtà è molto di più e in questo articolo approfondirò, per bene, di cosa si tratta.

Tra Storia e Leggenda

Secondo una leggenda popolare la sua creazione è attribuita alla Principessa Shouyang (朱堯娥), figlia dell’imperatore Wu di Liu Song ((劉)宋武帝 420-479 d.C) che governò nel periodo della Dinastia Meridionale; quest’ultima stava facendo una passeggiata nei giardini del Palazzo Imperiale all’inizio della primavera, quando una brezza le posò sulla fronte un fiore di pruno (梅花属); questo fiore di pruno per alcuni motivi non poteva essere rimosso o lavato via, ma dal momento che appariva bello sulla principessa, divenne una tendenza della moda.

Un’altra versione della leggenda racconta che la Principessa Shouyang stava facendo un pisolino quando un fiore di pruno le cadde sulla fronte e le guance, lasciando impronte; queste impronte rimasero impresse sulla sua pelle per tre giorni. L’effetto dell’impronta floreale era così sorprendente che creò una nuova moda e veniva copiata da altre signore, diventando una tendenza presto popolare in tutto il Paese.

Al di là delle leggende, le origini di questo particolare decoro possono essere fatte risalire alle dinastie Qin e Han (秦朝; pinyin: Qín Cháo dal 221 a.C. al 206 a.C;  漢朝, 汉朝, Hàncháo dal 206 a.C. al 220 d.C.), e anche al periodo pre-Qin con i suoi costumi che risalgono al periodo Primaverile e Autunnale (circa 770-476 a.C) e al periodo degli Stati Combattenti (circa 475-221 a.C) sulla base di reperti archeologici e studi; in particolare sono state rinvenute figurine femminili dalla tomba di Chu risalenti al periodo degli Stati Combattenti a Changsha (長沙, 长沙 Chángshā, Chang-sha (ZH) 长沙市 (Zhǎngshā shì), provincia di Hunan (湖南, Húnán (ZH) 湖南省 (Húnán Shěng) abbrev. 湘 (Xiāng), hanno forme decorative o modelli dipinti sul loro volto.

Piccola curiosità, diversamente da come si potrebbe pensare, le sue origini non hanno nulla a che fare con il diandan, trovato sulla fronte centrale della statua di Buddha (anche se ha influenzato uno stile).

Tornando alla storia, l’huadian fu popolare soprattutto e anche tra le donne delle dinastie Tang e Song (唐朝, Tángcháo, 618-907; 宋朝, Sòng Cháo, Sung Ch’ao; dal 960 al 1279). La popolarità però diminuì durante la dinastia Yuan (元朝, yuáncháo, dal 1279 al 1368).

Oggigiorno, l’huadian viene spesso associato all’uso dell’hanfu, l’abbigliamento tradizionale dei cinesi Han; anche se a tal proposito è molto particolare come viene utilizzato dalla 23enne Chuyang Wang, di cui vi parlerò in un futuro articolo.

Nel XXI sec, infatti, l’huadian, non appare sul viso delle donne come trucco quotidiano; tuttavia, il disegno tradizionale è rimasto e viene utilizzato nei disegni di accessori da sposa contemporanei, grandi spettacoli, nei drama televisivi e può essere dipinto sotto forma di tatuaggi temporanei commercializzati; di questi ne potete trovare alcuni a questo link (https://m.shein.com/us/6sheets-Flower-Pattern-Tattoo-Sticker-p-12929937-cat-2146.html?utm_source=pinterest.com&utm_medium=cpc&utm_campaign=muspin_dpa_beauty_sb2302012595045779_Unlimited&url_from=muspin_dpa_beauty_sb2302012595045779_Unlimited).

Disegni, colori e materiali

Lo huadian, essendo originariamente un decoro eseguibile a mano libera, era disponibile in varie forme e modelli diversi, tra cui fiori, gettonato il fiore di pruno, farfalle, monete, pesche, volatili, fenici e altri animali. Era tipicamente di colore rosso, tuttavia poteva essere anche di altre tinte, come il verde e l’oro.

Huadian colors and styles from ancient artifacts: (1), (2), (4) from silk paintings unearthed in Turpan, Xinjiang;  (3) from wooden figurines unearthed in Turpan, Xinjiang;  (5), (6), (7), (8) from the Dunhuang Mogao Cave paintings;  (9), (10), (11), (12), (14) from Tang dynasty ancient paintings;  (13) from Terracotta figurines of the Tang dynasty unearthed in Xi’an, Shaanxi province.

Un aspetto affascinante di questo decoro è che in base a colorazioni e materiali impiegati per realizzarlo, si possono individuare precisi periodi storici; per esempio, lo huahuang (花黄), ovvero la colorazione gialla, è stata ispirata dalle statue di Buddha, per ottenerlo le donne che amavano la bellezza e l’innovazione ritagliavano vari modelli di carta color oro e li incollavano sulle loro fronti o li dipingevano con polvere gialla.

Il cuidian (翠钿) invece, è stato più popolare e adottato nel tardo periodo Shu ed era realizzato con piume di uccello smeraldo (probabilmente il Merops apiaster, meglio noto come Gruccione smeraldo) ed appariva blu/verdastro. Fu in seguito per lo più affisso al vertice del sorriso, ma agli angoli della bocca, per imitare le fossette del sorriso, in questa posizione è noto come mianye (面靥), su questo dettaglio ci ritorneremo in seguito.

Lo huadian d’oro (金钿) era quello che come pregio competeva con il cuidian, fatto di lamina d’oro, le donne della dinastia Tang non solo lo apponevano sul viso, ma a volte anche apposto al chanbin. (蝉鬓) e wubin (乌鬓), su questi dettagli ci ritorneremo.

Ma l’utilizzo più abbagliante era il mianye d’oro, che con il cambiamento dell’espressione facciale della donna brillava come stelle poste negli angoli della bocca.

Lo huadian di perle, tipico della dinastia Song, durante il quale si abbandonò gradualmente lo sfarzo eccessivo degli stili precedenti per una soluzione più sobria, elegante ma comunque luminosa; la perla impiegata non è colorata vivacemente come gli altri huadian, ma è più tridimensionale.

Come già si può intuire, a seconda del disegno, materiale utilizzato e aggiunte estetiche, abbiamo diversi stili di make-up.

In particolare, se durante la dinastia Han le donne preferivano uno stile chiamato “trucco bianco” (in cui quindi si favoriva una carnagione lattea e punti luce tipo i moderni highlights), alle donne della dinastia Tang piaceva molto di più il rosso (utilizzato come il moderno rouge) al punto da definirsi, in contrasto “trucco rosso”; questo era aggraziato e lussuoso, elevando il rossetto a cosmetico più popolare, inoltre era caratterizzato da un’applicazione del rouge in una vasta area, creando una presentazione del volto ricca, lussuosa, quasi eccessiva.

Sempre durante la dinastia Tang, anche la tecnologia relativa al trucco si sviluppò fino a raggiungere un picco senza precedenti, così possiamo suddividere approssimativamente l’ordine dei trucchi per il viso: polvere di piombo, rouge, sopracciglia, appliques, rosso puntinato e obliquo, infine rossetto. 

Poiché il trucco rosso forte e acceso era il più alla moda, esso variava in sfumature di colore e dimensioni. 

In questo periodo nacquero anche forme diverse di sopracciglia, con circa 15 tipi di stili diversi (che se volete, approfondirò).

Per evidenziare i contorni del viso e farlo sembrare più rosso, le donne sceglievano pochi punti da tingere di rosso: questi erano fronte, palpebre, guance e mento; e per merito di questo nacquero specifici accenti e stili che sto trattando, appunto lo huadian, lo xiehong (斜红), il mianye e altre varianti.

Le donne seguivano fasi specifiche per l’applicazione di questo trucco; le 7 fasi erano:

1.incipriare il viso;

2.arrotondare le guance;

3.disegnare le sopracciglia;

4.colorare la fronte con l’huadian;

5.punteggiare le guance con il mianye;

6.dipingere le tempie con disegni a forma di mezzaluna (xiehong);

7.colorare le labbra.

L’huadian era un marchio indossato esclusivamente dalle dame di corte e dalle donne di alto rango dell’epoca; i mianye erano anch’essi huadian, che venivano dipinti e posizionati agli angoli della bocca per simulare le fossette e avevano varie forme tra cui monete, pesche, volatili e fiori; infine gli xiehong erano un’altra forma di huadian costituita da disegni a forma di mezzaluna dipinti sulle tempie e anche questi hanno una loro storia leggendaria.

Xue Yelai (薛夜来), la consorte dell’imperatore Wen di Wei Cao Pi (魏文帝), si schianto’ con la testa contro uno schermo di vetro mentre assisteva l’imperatore nel suo studio. Fortunatamente non riportò danni duraturi, a parte due lunghi squarci sulle tempie. Questi ultimi guarirono in due mezzelune rosse che l’imperatore lodo’ perché ricordavano il sole nascente che sorge all’orizzonte. Altre donne allora si dipinsero sul viso mezzelune rosse simili alle cicatrici di Xue Yelai, nella speranza di attirare le attenzioni dell’imperatore, e alla fine questa pratica si diffuse fino a diventare una consuetudine del trucco rosso. 

Nella prossima puntata, illustrerò dei modelli di make-up e tratterò dello specifico significato dello huadian, che non è un semplice vezzo.

Samantha Sisto

Info credits:

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Huadian_(make-up);

https://www.dazeddigital.com/beauty/article/57991/1/mochihanfu-reimagines-historical-make-up-looks-for-modern-times;

https://www.newhanfu.com/7034.html;

https://euphoricsun.com/blogs/asian-inspiration-beauty/makeup-trends-through-ancient-chinese-history;

https://thechinaboss.com/chinese-forehead-markings/;

https://www.chinese-showcase.com/en-it/blogs/jewelry/what-is-huadian

Photo credits:

https://www.newhanfu.com/7034.html;

https://www.alamy.it/principessa-shouyang-bai-mei-xin-yong-image415066061.html;

https://www.hnmuseum.com/zh-hans/zuixintuijie/%E5%BD%A9%E7%BB%98%E6%9C%A8%E4%BF%91;

https://kjc-sv034.kjc.uni-heidelberg.de/frauenzeitschriften/public/browse/people_detail.php?person_id=43290

 

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