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La Guardiana del castello di Tsurusaki

Yoshioka Myorin-ni (Myōrin 妙林 o Yoshioka Myorin-ni 吉岡妙林尼) fu una donna guerriera (onna-bugeisha) vissuta nel XVI secolo durante il tardo periodo delle guerre civili giapponesi conosciuto come Sengoku. Era la moglie del Samurai Yoshioka Akioki, al servizio del Daimyo Ōtomo Sōrin, signore del Clan Otomo di Bungo (豊後国 Bungo no kuni fu una provincia del Giappone situata nel Kyūshū orientale. Confinava con le province di Buzen, Hyuga, Higo, Chikugo e Chikuzen; il suo territorio corrisponde ora alla prefettura di Ōita).
Divenne famosa per la sua difesa del castello Tsurusaki.
Fu in seguito alla guerra degli Otomo contro il clan Shimazu che, nel 1578 in battaglia, morì suo marito.
Poiché suo figlio era troppo giovane, la vedova si fece carico dell’amministrazione delle loro proprietà e beni e si dimostrò altamente capace in questo. Ed è nel 1586 che si trovò costretta ad organizzare la difesa del suo castello contro gli attacchi del clan Shimazu.
Da abile stratega Myorin-ni rafforzò le difese, ordinando di scavare i fossati e di posizionare trappole nel terreno fangoso intorno al castello, nascondendole in mezzo all’erba.
Myorin-ni prese parte attivamente alla difesa del castello, indossando un’armatura e posizionandosi sulle mura armata di una naginata. Il castello fu assediato da un esercito di 3000 uomini, ma molti assedianti caddero vittime delle trappole e delle armi da fuoco usate dai guerrieri del castello. Le truppe difensive respinsero ben 16 attacchi di Shimazu. Vedendo la strenua e coraggiosa difesa Shimazu chiese alla donna, catturata e ferita da una freccia, di arrendersi, cosa che Myorin-ni finse di accettare.
Dopo aver guadagnato la fiducia dei comandanti avversari organizzò una sontuosa festa nel castello per gli invasori ma, una volta che questi furono ubriachi, Myorin-ni, che già aveva organizzato tutto, procedette con un attacco a sorpresa causando la disfatta del nemico che decise di abbandonare ogni tentativo di conquista di Tsurusaki. L’occupazione del castello durò circa tre mesi e la battaglia in cui lei sconfisse gli invasori è nota come “Battaglia di Terajihama”. Myorin-ni aveva così vendicato suo marito e salvato il suo castello. Avendo notizia delle sue gesta Toyotomi Hideyoshi in persona le chiese di unirsi a lui nella guerra civile in corso ma ella rifiutò, scegliendo una vita pacifica per lei, per suo figlio e per la sua gente.
-Antonio Vaianella-

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