Giugno il cuore dello tsuyu: un invito a rallentare e riflettere come in Giappone
In Giappone, il mese di giugno non è solo inizio estate: è soprattutto la stagione delle piogge, chiamata 梅雨 (tsuyu, letteralmente “pioggia delle prugne”). Una parola che evoca nebbia leggera sui tetti di Kyoto, il suono ritmico delle gocce sui tatami, e l’odore fresco della terra bagnata nei giardini zen.
Cos’è lo tsuyu?
Lo tsuyu è un fenomeno climatico che si manifesta tra inizio giugno e metà luglio, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali del Giappone. È una pioggia costante ma non violenta, che crea un’atmosfera sospesa, quasi mistica. Anche se può sembrare fastidiosa, in realtà è profondamente radicata nella spiritualità e nella poesia giapponese. È considerata una stagione di passaggio e rinascita, di purificazione naturale.
La pioggia come meditazione: spiritualità e filosofia
Nella visione giapponese, la pioggia è un invito a rallentare. Non è un ostacolo, ma un’occasione per osservare, ascoltare e accettare. Questo periodo è legato ai concetti di:
物の哀れ (mono no aware) – la malinconia per la transitorietà delle cose
侘寂 (wabi-sabi) – la bellezza imperfetta e fugace della natura
静寂 (seijaku) – la quiete profonda dell’anima
I poeti giapponesi hanno celebrato per secoli questa stagione. Tra i più celebri, Issa scrisse:
「しとしとと
雨の音にも
命あり」 Shito shito to / ame no oto ni mo / inochi ari
Goccia dopo goccia / anche nel suono della pioggia / c’è vita.
「あじさいに
雨しずくする
古都の朝」
— anonimo Ortensie in fiore, la pioggia stilla lenta su Kyoto all’alba.
「雨粒の
音に包まれ
夢の中」
— Kobayashi Issa Nel suono lieve delle gocce di pioggia, ancora sogno.
「梅雨空や
灯籠ぼんやり
寺の径」
— Shiki Masaoka Cielo di tsuyu – la lanterna sfuocata lungo il sentiero del tempio.
Simboli e tradizioni dello tsuyu
てるてる坊主 願いを乗せて 雨が止む Teru teru bōzu / negai o nosete / ame ga yamu Teru teru bōzu / con il desiderio affidato / la pioggia si ferma
Durante questo periodo, molti oggetti tradizionali tornano protagonisti:
Wagasa (和傘): gli ombrelli giapponesi in carta di riso e bambù, eleganti e resistenti all’acqua.
Teru teru bōzu (てるてる坊主): bamboline bianche appese alle finestre per “chiamare il sole”.
Yukata leggeri: indossati per i primi festival estivi, spesso bagnati dalla pioggia serale.
Inoltre, le città come Kyoto, Kanazawa e Kurashiki diventano veri e propri scenari poetici: vicoli antichi riflessi nelle pozzanghere, lanterne illuminate nella nebbia, templi nascosti tra le foglie lucide di pioggia.
Anche il cibo cambia: si prediligono pietanze fresche e leggere, come somen freddi e gelatina kuzukiri, accompagnati da tè verde freddo e wagashi stagionali, come gli ajisai manjuu (dolci a base di riso ripieni, decorati come ortensie).
Come vivere lo tsuyu anche in Italia
Anche se non viviamo in Giappone, possiamo portare lo spirito dello tsuyu nella nostra quotidianità. Ecco qualche consiglio:
Prenditi un’ora per ascoltare la pioggia dalla finestra, in silenzio.
Leggi un libro giapponese (consigliati: Il rumore della montagna di Kawabata, Pioggia di Inoue Yasushi o In praise of shadows di Tanizaki).
Accendi un incenso e bevi un tè matcha caldo.
Indossa un capo semplice in lino o cotone naturale, per sentirti più in armonia con gli elementi.
Pratica la calligrafia con inchiostro nero mentre fuori piove: un modo per fondere contemplazione e creatività.
Bonus: una playlist per accompagnarti
Cerca su YouTube o Spotify le parole chiave “Japanese rain ambiance”, “Shakuhachi rain meditation” o “Rainy Kyoto walk ASMR”: troverai ore di musica tradizionale, suoni ambientali e paesaggi sonori ideali per una pausa di bellezza.
Puoi anche creare una tua playlist personale con artisti come Ryuichi Sakamoto, Joe Hisaishi, o brani di koto e shamisen.
Conclusione: tsuyu, una stagione per rinascere dentro
La fine di giugno è un ottimo momento per ricordarci che anche la pioggia ha un suo dono: ci costringe a fermarci, ad ascoltare, a sentire. In un mondo che corre, tsuyu ci insegna la bellezza del silenzio.
La stagione delle piogge non è grigia, è profonda. È una poesia umida che bagna il cuore. È una maestra silenziosa che ci guida verso l’essenziale.
Non lasciarti abbattere dalla pioggia: come dice un proverbio giapponese,
“Dopo la pioggia, la terra è più viva.”
Porta anche tu un po’ di tsuyu nella tua giornata.