Iniziamo a raccontare il magico mondo di Rumiko Takahashi con la serie che l’ha fatta conoscere in Italia, ovvero Lamù, come è stata intitolata nel nostro paese ma il cui titolo originale è うる星やつら Urusei yatsura (Il popolo della stella Uru). Prima di iniziare è giusto segnalare che è in corso un remake della serie di 23 episodi, inedito in Italia ma reperibile in streaming in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Ed ora buona lettura di questa prima parte.
Lamù (titolo originale Urusei Yatsura, tradotto generalmente come “la gente della stella Uru”) è un manga creato da Rumiko Takahashi e pubblicato in Giappone dal 1978 fino al 1987. Dal manga, che ha vinto numerosi premi, sono stati tratti negli anni una serie di anime e vari OAV (original anime video). La serie animata in Italia è stata trasmessa a partire dalla primavera del 1983 su reti private. Il titolo originale è un simpatico gioco di parole, visto che Urusei è una versione informale di Urusai (うるさい), ovvero rumoroso, e Yatsura (やつら) letteralmente significa essi o anche gente. Potremmo dire che il titolo è “Quelli rumorosi” che ben si adatta al tenore ironico della serie dove non mancano fulmini, saette, esplosioni e invasioni da altri mondi, il tutto circoscritto alla sola piccola Tomobiki, ovviamente.
Ma, considerato che nel titolo la parola Urusei è scritta con il kanji 星 (sei), che significa pianeta o stella, il suo significato può essere anche letto come pianeta Uru o stella Uru. In questo modo nasce il gioco di parole del titolo, il cui senso può essere sia “Gente del pianeta Uru”.
La storia narra le avventure di un gruppo di liceali che vivono a Tomobiki, località immaginaria corrispondente al distretto cittadino di Nerima, Tokyo, dove frequentano l’omonimo liceo.
Un giorno gli Oni (creature mitologiche del folklore giapponese, simili ai demoni e agli orchi occidentali dotati di due corna che crescono dalla loro testa) giungono dallo spazio per conquistare la Terra. Tuttavia offrono ai terrestri una possibilità di salvezza. Se un terrestre, scelto a caso da un computer, riuscirà a toccare entro dieci giorni le corna di Lamù, figlia del capo degli Oni, una bellissima ragazza che indossa soltanto un bikini tigrato, allora la Terra sarà salva. La scelta cade su Ataru Moroboshi, un liceale estremamente stravagante e donnaiolo. Alla fine di questa incredibile gara Ataru riesce a vincere ma, per una serie di equivoci, dovrà sposare Lamù e da qui prende il via una serie i avventure davvero esilaranti e divertenti. Nel mondo della Takahashi gli Oni non sono così terrificanti come nella tradizione mitologica come ben dimostra la bellissima Lamù ed anche il simpatico (ma non certo ad Ataru) piccolo cuginetto della giovane aliena, lo sputafuoco Ten.
Nella serie sono presenti numerosi riferimenti, in chiave ironica, alla cultura nipponica e in particolare alle molte leggende giapponesi, ma anche alla cultura occidentale e ai suoi costumi, tra cui molte citazioni cinematografiche.
Proprio per il legame particolare di questa serie iniziamo questa sera ad analizzare i suoi personaggi:
Ataru Moroboshi: il protagonista assoluto della serie, ragazzo decisamente sfortunato, sin dalla nascita, se si tiene conto che è nato venerdì 13 aprile, giorno di Butsumetsu, in una notte di luna piena. Come in occidente anche in Asia Venerdì 13 non porta bene e, inoltre, aprile, 4° mese dell’anno è, per superstizione, considerato funesto mentre il giorno di Butsumetsu, è ritenuto sfortunato perché è il giorno in cui viene ricordata la morte di Buddha.
La serie è incentrata sul suo “fulminante” rapporto con Lamù, di cui, benchè a volte lo neghi, è innamorato. Ma la natura di “aspirante seduttore” di Ataru riaffiora ogni volta che appare sulla scena una bella ragazza, sia terrestre che aliena e non perde occasione per cercare di conquistare ancora la sua ex fidanzata, Shinobu. Insomma Ataru cerca di tenere un piede in due scarpe ma, alla fine, quasi sempre le sue avventure si concludono con una Lamù che lo riporta a casa ma non senza prima averlo letteralmente fulminato.
Lamù: in Giappone è conosciuta come Lum, è innamorata di Ataru, che chiama “Tesoruccio” (“Darling” nella versione originale giapponese). Generalmente è dolce e serena ma si arrabbia facilmente quando Ataru rivolge la sua attenzione verso altre donne ed in questo caso non esita a sfogare la rabbia provocata dalla gelosia lanciando le sue scariche elettriche sul ragazzo, picchiandolo furiosamente e mordendolo. Non è una brava cuoca e mangia cibi piccantissimi senza problemi, spesso indigesti per Ataru. Come tutti gli Oni della Takahashi ha due piccole corna ed i denti canini allungati e appuntiti. Inutile dire che il suo personaggio ha riscosso un enorme successo sul pubblico adolescenziale maschile per il suo aspetto davvero intrigante. È bella e vestita, solitamente, con un bikini tigrato e degli stivali al ginocchio, anche questi tigrati.
Nonostante la serie sia terminata anni fa il successo rimane, tanto che Lamù è divenuta un vero personaggio cult. Ancora oggi sono un’infinità i disegni e opere di fan di tutto il mondo che spopolano sul web, la produzione di gadget non si è praticamente mai fermata, con capi d’abbigliamento su cui la bella Oni campeggia, e sono davvero centinaia le cosplayers di tutto il mondo che hanno voluto “vestire” i suoi panni. La sua immagine è stata usata, a titolo promozionale su varie linee di prodotti, anche alimentari come bevande energetiche.
Una piccola curiosità, Yummy Mart, marchio di lingerie e abbigliamento femminile giapponese, ha prodotto una collezione a tiratura limitata dedicata a Lamù e consiste in una linea totalmente rosa con le faccine della protagonista e del cuginetto Ten.