Le notti di Kyoto
Le avventure di Aya, una dolce ragazza accompagnata dal suo gatto Yoru alla scoperta dei misteri e della magia di un'insolita Kyoto
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Una gita sul Monte Koya – 2 di 3
Reading Time: 2 minutesIl giorno dopo, un timido chiarore rischiarava il cielo quando Aya si svegliò. Dalla veranda della loro stanza l’alba di quella domenica filtrava tra i bambù in ombre leggere. Il cinguettio discreto degli uccelli era oltremodo rilassante e piacevole. Sua madre, Hana, già vestita e pronta per la seconda giornata di ‘esplorazioni’, guardava fuori in silenzio. «Buongiorno, Aya. Dormito bene?» le chiese con voce morbida. La ragazza annuì, stiracchiandosi. Yoru, acciambellato ai piedi del futon, aprì un occhio e sbadigliò. Poi si alzò e si avvicinò alla porta, nervoso. Le orecchie dritte, la coda scattante, sembrava avvertire qualcosa. Dopo una rapida colazione, la famiglia partì presto, decisa…
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Una gita sul Monte Koya – 1 di 3
Reading Time: 4 minutesQuel sabato mattina di fine aprile l’aria era fresca e il cielo terso quando Aya scese dall’auto, una volta giunti ai piedi del Monte Koya. Al suo fianco, Yoru, il suo inseparabile gatto nero dagli occhi color giada, sbucò timidamente dal veicolo. I suoi occhi, spalancati, catturavano ogni dettaglio con un misto di curiosità e lieve inquietudine. Aya inspirò profondamente. L’odore dell’umidità che saliva dal sottobosco la avvolse come un velo sottile. Davanti a lei, un mare di verde ondeggiava nell’aria leggera del mattino, quasi a proteggere quel luogo antico e sacro. «Che ne pensi, Aya?» chiese la madre, avvicinandosi a lei con un sorriso dolce e…
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Le notti di Kyoto: un tè a mezzanotte
Reading Time: 4 minutesQuella sera Aya aprì la taverna con un po’ di ritardo, cosa che fece sbuffare quella brontolona della signora Fumiko che la rimproverò dicendole che lei aveva il suoi orari per il tè. Comunque, una volta aperto il locale, piano piano andò a riempirsi dei soliti habitué che entrando non trascuravano di salutare il buon Yoru, appollaiato su di un mobiletto posto all’ingresso. La serata trascorse tranquilla, la gente parlava del più e del meno e ci furono anche un paio di turisti di passaggio che si fermarono a mangiare un boccone prima di andare a riposare alla locanda. Quella sera Nao, la sua migliore amica, le…
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Le notti di Kyoto: la missione di Emi
Reading Time: 4 minutesErano solo le dieci di sera, e Aya si accorse che nella taverna c’era un’atmosfera insolita. Gli abituali schiamazzi e i brindisi erano stati sostituiti da un silenzio surreale. I clienti sembravano oppressi da una strana stanchezza, alcuni addirittura gareggiavano a chi sbadigliava di più. Con sguardo interrogativo, Aya si rivolse a Yoru, il suo fedele gatto nero, che rispose semplicemente grattandosi un orecchio ed emettendo un tranquillo ‘miao’. Man mano che la serata avanzava, uno dopo l’altro gli avventori le augurarono la buonanotte, lasciando il locale e sparendo nella notte primaverile. Aya rifletté su ciò che le aveva raccontato quella mattina la signora Akiko, la proprietaria…
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Le notti di Kyoto: uno strano incontro
Reading Time: 3 minutesAya spense l’ultima lanterna sopra il bancone e diede un’occhiata alla sala vuota della taverna. Aveva appena finito di sistemare i tavoli togliendo ogni traccia della serata, bicchieri lasciati al bordo e tovaglioli piegati con gesti frettolosi. Con un sospiro soddisfatto, chiuse la porta della taverna della “Locanda della Luna”, sigillando il silenzio all’interno. La notte, fuori, era limpida e profumava di mistero. Yoru, il suo gatto, la attendeva paziente sullo scalino. Non appena Aya varcò la soglia, lui saltò giù con eleganza e si mise a zampettare al suo fianco, scivolando tra le ombre della città. Il vento tiepido della notte accarezzava i vicoli silenziosi di…
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Presentiamo alcuni personaggi
Reading Time: 2 minutesSperando che i racconti de “Le notti di Kyoto” vi piacciano, oggi vi presentiamo alcuni personaggi che ruotano alla nostra Aya ed al suo fedele gatto Yoru. Intanto è giusto favi sapere che il cognome di Aya è Takamura, ha 21 anni, e il suo lavoro è quello di gestire la piccola taverna della Locanda della Luna. La taverna si trova nello stesso edificio della locanda ma ne è separata ed ha un suo ingresso indipendente, così Aya gode di una sua autonomia sugli orari e la gestione. Alcuni dei personaggi che conoscerete e ci accompagneranno durante le avventura di Aya è Yoru sono: Hana Takamura (花・高村),…
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Le notti di Kyoto: un tè con dama Murasaki
Reading Time: 3 minutesLa Tsukimi no Yado era ormai immersa nel silenzio. I pochi turisti, ospiti della locanda, erano già nelle stanze a dormire e gli ultimi avventori della piccola taverna gestita da Aya se ne erano andati già da un po’. L’ultima lanterna tremolava debolmente mentre la ragazza puliva gli ultimi tavoli, lasciando che il mantello della notte avvolgesse il piccolo mondo che custodiva ogni sera. Fu allora che un soffio di vento gelido attraversò la stanza, insinuandosi tra le ombre e facendo fremere le tende. D’un tratto, una figura eterea prese forma: sfumature di viola e glicine si intrecciavano nei veli evanescenti che la avvolgevano, e il tenue…
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Le notti di Kyoto: Sayomi
Reading Time: 3 minutesLe strade di Kyoto erano immerse nel respiro della notte, illuminate solo dal flebile chiarore delle lanterne. Aya passeggiava lentamente, il suono lieve dei suoi passi si confondeva con la brezza primaverile. Yoru camminava accanto a lei con la coda alta e guardandosi intorno con fare circospetto. Era una notte come tante, eppure, qualcosa era diverso. L’aria vibrava di un’energia strana, come se la città trattenesse un segreto sospeso tra le sue antiche mura. Aya lo sentì prima di vederlo: il freddo sottile che percorse la sua pelle, un brivido che non era dovuto al vento. Fu allora che la vide. Sotto il grande albero di ciliegio…
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Le notti di Kyoto: l’incontro nel boschetto dei “Sogni perduti”
Reading Time: 2 minutesAya uscì dalla Tsuki no Yado (月の宿 – La Locanda della Luna), dove lavorava ogni sera, dalle sei del pomeriggio fino all’una di notte. Il suo turno era appena terminato. Il fresco della notte le offriva un momento di sollievo e, come d’abitudine, si concesse una piacevole passeggiata prima di rincasare. Lasciò il centro urbano per immergersi nella quiete notturna della natura di Kyoto, mentre il fedele Yoru, il suo gatto nero dagli occhi di giada, camminava al suo fianco, silenzioso come un’ombra. Tra le fronde ondeggianti del boschetto di bambù chiamato 失われた夢 (Ushinawa re ta yume-I sogni perduti), certo non enorme, ma ugualmente bello, come il…