Site icon Yujo Web Italia

Il rintocco dell’anima

Reading Time: 2 minutes

Ogni notte, quando la città taceva e le finestre si oscuravano una ad una, una campana suonava in cima al tempio di Gion.
Non era un suono destinato a tutti, né per scandire il tempo.
Era un richiamo antico, segreto, che parlava solo a chi portava un’ombra nel cuore.

Aoyama, un uomo dai capelli ormai spruzzati d’argento, salì i gradini del tempio per la prima volta in un inverno gelido.
Non ricordava nemmeno chi gli avesse parlato di quel suono, solo che da giorni lo sentiva in sogno: un unico, profondo rintocco, come il battito di qualcosa che non voleva più morire.

Il monaco che lo accolse non parlò.
Lo fece entrare nel piccolo padiglione laterale, dove ardeva un braciere e l’odore dell’incenso si mescolava al legno consumato dal tempo.
Sulla parete, un’unica scritta in kanji:
“Colui che ascolta se stesso, smette di vagare.”

Quella notte, Aoyama sedette in silenzio.
Né preghiere né parole.
Solo il tempo, che sembrava allungarsi come la cera fusa di una candela.
Fu allora che la campana suonò.

Il suono non era forte, né aggressivo.
Era profondo, vibrava dentro come un ricordo che riaffiora all’improvviso.
E con quel rintocco, Aoyama vide.
Rivide suo padre, con cui non aveva mai parlato abbastanza.
Una lettera che non aveva spedito.
Una scelta fatta per paura e mai rimpianta fino a quel momento.
Rivide un amore abbandonato, non per mancanza, ma per troppo silenzio.

E poi pianse.
Pianse senza rumore, come piange il cielo in primavera, nascosto tra i petali dei ciliegi.

Quando il mattino arrivò, non c’era bisogno di parole.
Il monaco gli porse una piccola campana da dito, antica, incisa con un fiore di loto.

«Suona una volta, quando senti che l’ombra ritorna.
Il suono ti ricorderà che la tua anima non è perduta, solo nascosta.»

Da allora, Aoyama tornava al tempio ogni cambio di stagione.
Non per cercare, ma per ascoltare.
Non per chiedere, ma per ricordare chi era, ogni volta che il mondo tentava di fargli dimenticare.

Exit mobile version
Vai alla barra degli strumenti